ultime notizie acne

Couperose e rosacea

Quando la pelle è “rossa”: couperose, rosacea, angiomi

Un colorito rosato o francamente rosso, particolarmente acceso su guance, naso e fronte. Oppure, una chiazza ben definita, rossastra o violacea. Le macchie rosse sulla pelle sono tutte legate a un problema di capillari, ma possono avere cause molto diverse tra loro e vanno affrontate in modo diverso.

La couperose, venuzze in evidenza

Regala un colorito rubizzo, simile a quello di chi vive in alta montagna: stiamo parlando della couperose, un inestetismo che consiste nella comparsa di un reticolo di venuzze rosse evidenti soprattutto su guance, mento, fronte. Può interessare chiunque, uomini e donne, senza distinzioni di età. Ne sono soggetti soprattutto coloro che soffrono di fragilità capillare.

La couperose si manifesta nelle prime fasi con un rossore accentuato, ma temporaneo, che si rende evidente soprattutto quando una persona passa da un ambienta freddo a uno caldo, per esempio entra in un locale ben riscaldato dopo aver trascorso alcune ore al freddo invernale. Lo stesso capita anche semplicemente bevendo un liquido caldo. Si verifica una vasodilatazione: per effetto dell’alta temperatura, i vasi sanguigni si dilatano per liberare il calore che si concentra nel corpo.

All’inizio è una situazione temporanea: i capillari, dopo essersi dilatati, recuperano il loro calibro normale e il rossore scompare. Con il passare del tempo le venuzze divengono sempre più evidenti e conferiscono alla persona le caratteristiche di un colorito “sano” e montanaro, che però non è piacevole quando è sempre presente.

Perché compare la couperose

Esiste una predisposizione individuale a soffrire di couperose, ossia la fragilità delle pareti dei capillari. A questo, però, si aggiungono fattori esterni, ambientali e legati allo stile di vita. Sembra infatti che l’insorgere della couperose sia legato all’uso di anticoncezionali, al fumo, al consumo eccessivo di alcol e caffè. Anche l’abitudine di dedicarsi frequentemente a saune o di soggiornare in luoghi troppo riscaldati ha un effetto vasodilatatore sui capillari. Il sole, infine, rende più serio il problema, poiché esercita un’azione infiammatoria soprattutto nelle persone di carnagione chiara.

Per combattere questo inestetismo è necessario applicare creme specifiche, con formulazioni adatte ad una pelle sensibile. Questi prodotti svolgono solo un’azione protettiva, quindi sono efficaci nel caso in cui la couperose non sia ancora comparsa o sia a uno stadio iniziale. Contengono soprattutto estratti naturali e lenitivi, come camomilla, calendula, ippocastano, aloe vera, dalle proprietà astringenti e decongestionanti. Altrettanto utili sono gli oli essenziali che si trovano nei frutti come le fragole, i mirtilli, i frutti di bosco e nelle mandorle dolci. Se invece la couperose è molto evidente, l’unica soluzione è ricorrere al dermatologo, che studierà il rimedio più adatto.

Acne

L’acne rappresenta un disagio dermatologico che interessa circa il 40% della popolazione  tra i 12 ed i 30 anni. Un sondaggio dell’Inra Demoskopea del marzo del 2000 colloca l’acne fra le principali preoccupazioni di tipo estetico, nei giovani fra i 18 ed i 25 anni, seconda soltanto al soprappeso ed alla perdita dei capelli. Paura, vergogna, ansia e disagio. Difficoltà del rapporto con gli altri. La pelle è un tramite fondamentale di comunicazione non verbale con il mondo esterno. E l’epoca di insorgenza tipica dell’acne si colloca proprio durante l’adolescenza, periodo esistenziale critico nel quale i conflitti legati al cambiamento della propria immagine, della sessualità e della scuola sono all’ordine del giorno  D’altra parte lo stress è in grado di influenzare l’andamento del processo acneico interferendo con i fattori metabolici ed endocrinologici che lo sostengono. Sono del 1953 le prime pubblicazioni che evidenziavano come soggetti acneici sottoposti ad una situazione sperimentale fonte di stess emozionale presentavano aumentati livelli di sebo misurato al livello del solco naso-genieno. Nel maggio 2002 si evidenziavano a livello dei sebociti umani recettori per il CRH, ormone secreto dell’ipotalamo in condizioni di stress, che se attivati sono in grado di determinare un incremento bifasico nella sintesi dei lipidi sebacei.

Sulla base della gravità del quadro clinico si parla di acne live, moderata e grave. Acne lieve: comedoni localizzati con sparse lesioni infiammatorie. Acne moderata: lesioni infiammatorie associate a lievi cicatrici. Acne grave: lesioni nodulo-cistiche associate ad esiti cicatriziali. Il trattamento può essere di tipo farmacologico (topico e/o sistemico) e/o cosmetico ( alfaidrossiacidi, lipoidrossiacidi, fosfatidilcolina, acido linoleico). La terapia topica è indicata nei casi di acne lieve e moderata. La scelta del farmaco è dettata dal tipo di lesioni cliniche predominanti. Gli agenti topici maggiormente utilizzati sono: retinoidi topici, acido azelaico, benzoilperossido ed antibiotici topici.