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Psoriasis Unit al San Gallicano

Multidisciplinarità, elevato standard qualitativo, percorsi

terapeutici mirati, rete con altre strutture. L’Istituto San Gallicano promuove la cura del

paziente con psoriasi a 360 gradi attraverso la Psoriasi UNIT. La psoriasi è una malattia della

pelle autoimmune, a decorso cronico, di tipo infiammatorio ed eritemato-squamoso, colpisce

solo in Italia oltre un milione di persone (il 2% della popolazione) e può, nel 25-30% dei casi,

associarsi ad artropatia. Grazie al nuovo Gruppo Organizzativo Interdisciplinare (GOI) della

Psoriasi UNIT è possibile un corretto inquadramento della patologia, non sempre facile. La

malattia infatti è multifattoriale, dipende da aspetti genetici ed ambientali e, spesso, può

associarsi a molteplici altri disturbi che incidono sulla qualità di vita e sul trattamento.

Il management mutidisciplinare della Psoriasi UNIT consente la costruzione di un percorso

terapeutico sulle caratteristiche cliniche di ogni singolo paziente. La valutazione clinica

completa avviene nel minor tempo possibile e senza aggravio di spesa. La costituzione della

rete clinica inoltre è una start up per la condivisione, tra più centri, di pazienti “complessi”.

Questi i cardini della Unit, che realizza un nuovo sistema gestionale del paziente psoriasico in

linea con le ultime evidenze cliniche e normative nazionali e regionali.

La Psoriasi UNIT del San Gallicano nasce con l’obiettivo di migliorare ulteriormente

il processo di Best Practices e di Management. E’ un percorso iniziato oltre 10 anni fa con

l’Ambulatorio per lo studio e la cura della psoriasi, che ospita ogni settimana oltre 150 pazienti,

e che continua oggi con la costituzione del Gruppo Organizzativo Interdisciplinare. Dermatologi,

psicologi, reumatologi, gastroenterologi, endocrinologi, cardiologi, pneumologi, medici di

medicina Interna, infettivologia, nefrologi, operano nell’Unità realizzando una importante rete

clinica. Numerosi inoltre i protocolli di ricerca conclusi ed in atto per la sperimentazione di

terapie innovative con farmaci biologici o prodotti topici.

“Il paziente con psoriasi – spiega Enzo Berardesca, Direttore del Dipartimento

di Dermatologia Clinica ISG e Responsabile della Psoriasi UNIT – necessita di un

percorso terapeutico strutturato sulle sue specifiche caratteristiche. La nostra Unità prevede,

una volta preso in carico l’assistito, che ciascuna specialistica prescriva determinati esami

clinici strumentali, che generano un flusso documentale unico. Durante le visite vengono

assegnati dei punteggi (score) valutativi. Le valutazioni clinico-diagnostiche e gli score valutativi,

permettono la creazione della cartella paziente, che definisce la migliore terapia per la singola

persona.”

PSORIASI- terapie topiche -Corriere della Sera 9 ottobre 2014

Psoriasi: le risposte ai vostri dubbi

La psoriasi è una malattia non trasmissibile: non è infettiva né contagiosa. Si manifesta come un’infiammazione della pelle, solitamente di carattere cronico e recidivante, con una forte predisposizione genetica.
Colpisce quindi individui predisposti geneticamente, in presenza di fattori scatenanti non ancora oggi completamente chiariti.
E’ caratterizzata dall’aumentato turnover delle cellule dell’epidermide che porta a un ispessimento della cute nelle sedi interessate (per lo più gomiti e ginocchia, ma nei casi peggiori la malattia si può estendere su tutto il corpo), che si presentano affette da chiazze eritematose e desquamanti.
Le terapie, sia topiche (ovvero da applicare direttamente sulle chiazze) che sistemiche (farmaci da prendere per bocca), puntano a ridurre la risposta infiammatoria e immunitaria della cute, al fine di ripristinare il normale ricambio cellulare.
Nei casi di psoriasi lieve-moderata la terapia locale, a base di derivati della vitamina D e cortisonici topici, ha sempre un ruolo valido. In particolare, ci sono formulazioni di questi principi attivi in gel che sono molto facili da applicare e non ungono né la pelle né le zone con peli (come ad esempio il cuoio capelluto). Inoltre, grazie ad una particolare formulazione funzionano in mono-somministrazione rendendo la vita del paziente molto più semplice, in quanto può medicarsi solo alla sera senza dover riapplicare il prodotto al mattino o durante il lavoro.
Un’alternativa alle terapie topiche può anche essere la fototerapia a base di lampade UVB a banda stretta da eseguire in centri specialistici. Queste sono più efficaci e anche più sicure delle lampade abbronzanti e permettono di avere una guarigione in tempi piuttosto rapidi.
Il trattamento viene eseguito sotto la supervisione del medico, generalmente un dermatologo, e consta  di 2-3 sedute a settimana. Ogni seduta ha una durata di pochi minuti e, mediamente dopo 10 sedute, è possibile  osservare miglioramenti clinicamente significativi  in oltre l’80 per cento dei casi.
Se applicate nel modo corretto, le creme, soprattutto quelle cortisoniche, funzionano per molto tempo e spesso, nei casi di psoriasi lieve, non è necessario fare nulla di più. Altrimenti, bisogna ricorrere alle tradizionali terapie sistemiche, ovvero a farmaci quali ciclosporina, acitretina, metotrexate.
Molto importante è lo  stile di vita e una dieta sana, in quanto oggi sappiamo che i pazienti affetti da psoriasi sono a rischio maggiore rispetto agli altri per alcune malattie metaboliche quali il diabete, l’ipertensione e l’aterosclerosi. Il fumo di sigaretta è molto nocivo in quanto aumenta lo stress ossidativo e peggiora tutte queste situazioni.
Una dieta ricca di antiossidanti e vitamine è auspicabile, anche se non c’è ancora una certezza che possa attenuare la psoriasi, come invece fanno il sole e la vita all’aria aperta.